La produzione dei cosmetici deve essere svolta in modo accurato seguendo le normative in vigore nel nostro paese e nell’Unione Europea.

Inoltre, è necessario fare molta attenzione alle tendenze del momento. Oggi i consumi stanno cambiando e di conseguenza i consumatori sono alla ricerca di cosmetici con formulazioni che siano sempre più naturali, vegani e cruelty free.

Dal processo di produzione vero e proprio fino al packaging ogni aspetto e fase prevista nel campo dell’industria cosmetica ha la sua rilevanza. In questa guida potrai leggere una panoramica accurata di tutti questi aspetti!

Descrizione del processo di produzione di cosmetici: le fasi principali

La produzione di cosmetici personalizzati è un processo che richiede competenza, precisione e specializzazione, oltre che professionisti che si dedicato al seguire il giusto processo di selezione degli ingredienti, formulazione del prodotto e di un’accurata ricerca cosmetica per fornire prodotti finali di alta qualità.

Quando ci si affida ad esperti della fabbricazione di prodotti cosmetici il processo richiede alcune fasi specifiche.

Il primo passo è naturalmente sapere la tipologia di prodotto da realizzare o linea di creme o cosmetici bio che si vogliono creare e rivendere.

Una volta stabilito ciò, si potrà avviare il processo per la produzione dei prodotti cosmetici. Oggi nel settore dell’industria cosmetica è importantissimo seguire ogni fase in modo attento e mirato per riuscire a rispettare la normativa e fornire alla clientela prodotti che non siano nocivi per la pelle.

Dunque, la prima fase è l’esame della formulazione per poter assicurare la giusta stabilità chimica degli ingredienti selezionati e determinarne di conseguenza il periodo d’utilizzo.

Per quanto riguarda gli ingredienti naturali e i componenti che vengono utilizzati all’interno dei prodotti cosmetici questi possono essere diversi.

Ci sono ingredienti cosmetici completamente biologici, come il burro di cocco, il burro di karitè, olii essenziali come quelli alla lavanda o al rosmarino, estratti da piante e fiori, ma anche stabilizzanti creati in laboratorio e conservanti naturali che permettono di mantenere il prodotto in uno stato ottimale per un lungo periodo.

Dopo la formulazione, è necessario effettuare una verifica della stabilità del prodotto sotto varie condizioni ambientali e di utilizzo. Si deve svolgere anche un’accurata valutazione della sicurezza del prodotto per l’utente e la sua compatibilità con il packaging.

Infine, si passa al riempimento e il confezionamento del prodotto cosmetico, che deve essere realizzato in conformità con la normativa vigente. Questo passaggio garantisce che il prodotto sia pronto per poter essere commercializzato in modo ottimale.

Benefici dei cosmetici naturali

L’utilizzo di cosmetici naturali, prodotti con ingredienti naturali e biologici, offre numerosi benefici sia per la pelle che per l’ambiente.

Questi prodotti sono formulati evitando sostanze chimiche potenzialmente nocive come parabeni, siliconi, solfati e coloranti artificiali, garantendo una maggiore delicatezza e rispetto per la pelle.

Gli ingredienti naturali, come estratti di piante, oli essenziali e minerali, sono spesso più tollerabili e meno irritanti per la pelle sensibile, fornendo nutrimento e idratazione in modo più armonioso con la fisiologia cutanea.

Inoltre, l’utilizzo di ingredienti naturali e biologici assicura l’assenza di pesticidi e sostanze chimiche tossiche, non solo proteggendo la salute della pelle ma anche riducendo l’impatto ambientale.

La produzione di cosmetici biologici spesso segue pratiche sostenibili, che mirano a ridurre l’impronta ecologica attraverso l’uso di packaging riciclabile o biodegradabile e la promozione di filiere produttive a impatto ridotto.

Questo approccio non solo salvaguarda la salute della pelle ma contribuisce anche alla protezione dell’ambiente, supportando la biodiversità e riducendo l’inquinamento.

I principali trend dell’industria cosmetica

L’industria cosmetica sta vivendo una trasformazione significativa, guidata dall’aumento della consapevolezza ambientale ed etica dei consumatori.

Le ultime tendenze evidenziano un crescente interesse verso prodotti che non solo sono efficaci, ma anche rispettosi dell’ambiente e degli animali.

I cosmetici naturali e cruelty-free, cioè non testati sugli animali, stanno diventando uno standard piuttosto che un’eccezione, con sempre più marchi che scelgono di adottare metodi di test alternativi per garantire la sicurezza dei loro prodotti.

Parallelamente, c’è una crescente domanda di prodotti vegani, che escludono qualsiasi ingrediente di origine animale, rispondendo così non solo alle esigenze etiche ma anche a quelle di un pubblico con specifiche esigenze dermatologiche o allergiche.

Un’altra tendenza in forte ascesa è la riduzione dell’uso della plastica negli imballaggi, con un movimento verso soluzioni più sostenibili come materiali riciclati, riciclabili o biodegradabili.

Questi sviluppi riflettono un cambiamento più ampio nei valori dei consumatori, che ora cercano prodotti che siano in armonia con uno stile di vita più sostenibile e consapevole, spingendo l’industria cosmetica verso un futuro più verde e responsabile.

Normative sulle produzioni cosmetiche

La produzione di cosmetici in Italia è un’attività regolata da normative stringenti che assicurano la sicurezza dei prodotti e la tutela dei consumatori.

Nel contesto di un mercato in continua evoluzione e alla ricerca di innovazione, molte aziende cosmetiche optano per la collaborazione con produttori conto terzi. Questa scelta permette di beneficiare della loro esperienza e garantisce la conformità ai regolamenti locali.

La normativa principale che governa il settore in Europa è il Regolamento CE 1223/2009, che impone standard di sicurezza elevati per la produzione e la vendita di cosmetici.

Copre vari aspetti, dall’etichettatura alla sicurezza degli ingredienti, e include regole stringenti sulle buone pratiche di fabbricazione (GMP).

La Direttiva 76/768/CEE ha inoltre contribuito a stabilire linee guida armonizzate per la sicurezza dei cosmetici, mentre la normativa REACH regola l’uso delle sostanze chimiche, focalizzandosi sulla protezione della salute umana e dell’ambiente.

Le aziende che producono cosmetici conto terzi devono ottenere specifiche certificazioni, come la GMP e la ISO 22716, che attestano l’aderenza a standard qualitativi elevati e a processi produttivi sicuri ed efficienti.

L’etichettatura dei cosmetici gioca un ruolo essenziale nella trasparenza verso il consumatore. Le informazioni obbligatorie includono dettagli come nome e indirizzo del produttore, lista degli ingredienti, istruzioni d’uso, data di scadenza, e avvertenze specifiche. Queste informazioni garantiscono che i consumatori possano usare i prodotti in modo informato e sicuro.

Infine, la sicurezza dei cosmetici è assicurata attraverso test rigorosi, che includono valutazioni per irritazione cutanea, sensibilizzazione, compatibilità oculare, fotosensibilità, e potenziali effetti mutageni e cancerogeni. In linea con gli standard etici dell’UE, i test sugli animali sono vietati, e vengono privilegiati metodi alternativi come i test in vitro.

L’importanza del giusto packaging per commercializzare i prodotti cosmetici

Il packaging del cosmetico riveste un ruolo cruciale nel settore dei prodotti cosmetici, fungendo da ponte tra funzionalità ed estetica.

Un imballaggio accattivante non solo attira l’attenzione del consumatore ma comunica anche i valori e l’identità del marchio.

Nel contesto attuale, dove la consapevolezza ambientale è in aumento, l’importanza di utilizzare materiali sostenibili e pratiche di confezionamento eco-friendly diventa sempre più rilevante.

L’adozione di materiali biodegradabili, riciclati o facilmente riciclabili contribuisce non solo a ridurre l’impatto ambientale, ma rafforza anche l’immagine del brand come responsabile e consapevole delle questioni ecologiche.

Packaging come contenitori riutilizzabili o ricaricabili, stampa con inchiostri a base vegetale, e l’utilizzo di plastica riciclata o alternativa, come il vetro o il metallo, sono esempi di come l’industria cosmetica sta innovando nel confezionamento dei propri prodotti.

Questi sforzi non solo migliorano la sostenibilità ma aggiungono anche un valore aggiunto per i consumatori consapevoli, che sono sempre più attratti da prodotti che rispecchiano i loro valori etici e ambientali.

Chiedi supporto a un laboratorio specializzato nella cosmesi per conto terzi

Aprire un laboratorio cosmetico, oltre a richiedere adeguati titoli di studio per gli impiegati al suo interno, necessita anche di specifici macchinari per la produzione di cosmetici, di costi elevati per la creazione di un laboratorio che sia idoneo alla creazione e al confezionamento degli stessi.Una soluzione per creare e vendere una propria linea di cosmetici è affidarsi a laboratori che si occupano della produzione di prodotti di cosmesi per conto terzi.

Laboratori professionali come L.C.B. sono in grado di fornire un servizio impeccabile nella produzione di cosmetici conto terzi. Il nostro laboratorio, oltre ad essere tecnologicamente all’avanguardia, prevede esperti nella produzione, controllo e packaging di prodotti cosmetici di varia natura.

Inoltre, è possibile richiedere la consulenza per la produzione di cosmetici personalizzati che possa portare dei vantaggi competitivi a chi poi li commercializza.

Se desideri ottenere più informazioni sul processo di creazione di cosmetici completamente personalizzati per aprire una nuova attività oppure per rafforzare il tuo marchio puoi entrare in contatto con i nostri consulenti attraverso il nostro sito.

Mercato e tendenze nel settore della cosmetica

Nel 2022, il settore cosmetico italiano ha dimostrato ancora una volta la sua resilienza e dinamicità, distinguendosi per la sua pronta capacità di adattamento alle nuove tendenze di consumo e offerta.

Questa agilità ha permesso al settore di superare altri ambiti del mercato dei beni di consumo in termini di reattività e crescita. Il Rapporto annuale 2022 di Cosmetica Italia fornisce un quadro chiaro di questo scenario positivo, evidenziato da alcuni dati chiave:

La produzione nel settore ha visto un incremento del 12,4%, raggiungendo un valore di 13,3 miliardi di euro.

L’export, che costituisce il 44% della produzione totale, ha registrato una crescita quasi del 18,5%, con un valore di oltre 5,8 miliardi di euro, sottolineando la forte competitività del settore a livello internazionale.

La bilancia commerciale ha continuato a crescere significativamente, raggiungendo i 3,3 miliardi di euro.

Il mercato interno ha mostrato una robusta ripresa, con un aumento dell’8,5%, arrivando a un valore prossimo agli 11,5 miliardi di euro.

Il mercato cosmetico, verso la fine del 2022, ha accelerato il suo modello distributivo, rispondendo alle nuove dinamiche emerse durante la crisi pandemica. Le tendenze di vendita di prodotti cosmetici sono state influenzate dalle nuove abitudini di acquisto e consumo, portando a un valore di 11.458 milioni di euro, con una crescita dell’8,5% rispetto al 2021.

Al momento, si prevede una chiusura del mercato cosmetico alla fine del 2023 con una crescita del +6,3%, e un incremento stabile anche per il 2024, +4,8%, che porterà il valore di consumo dei cosmetici a oltre 12.700 milioni di euro nei prossimi due anni.

La ripartizione dei consumi per macrocategorie nei canali tradizionali nel 2022 include una varietà di prodotti, tra i più richiesti ci sono in ordine: prodotti per la cura della pelle, principalmente per il viso e per il corpo, profumeria, ai prodotti per la cura dei capelli, cosmetici per labbra, occhi, viso, labbra, prodotti dermici per bambini, prodotti per le mani, questi dati dimostrano una diversificazione ampia e una domanda costante in diversi segmenti del mercato.