Nell’ambito dei nuovi trend della cosmetica, spiccano indubbiamente quelli relativi ai prodotti anti-aging.

Sempre più importanti al giorno d’oggi soprattutto grazie ai social e ai filtri che li popolano, portano le realtà che si occupano di vendere cosmetici online, affrontando un mercato a dir poco agguerrito, a fare attenzione a innovazioni che possono impattare in maniera molto positiva sul fatturato. Quali sono? Vediamone alcune nelle prossime righe.

Skin longevity

La skin longevity è una delle tendenze che, negli ultimi anni, stanno dominando il settore della bellezza e, in particolare, il comparto dei prodotti anti età.

Cosa la caratterizza? Il focus sugli ingredienti, scelti, in fase di filiera produttiva, con lo scopo di agire in profondità sul metabolismo cellulare, migliorando, di conseguenza, la longevità cutanea.

Entrando nel vivo dell’elenco dei suddetti ingredienti, un doveroso cenno va dedicato alla vitamina B3, altrimenti nota come niacinamide, e all’acido ialuronico, il cui impiego, in poco tempo, è cresciuto di oltre il 70%.

Un’altra caratteristica importante della skin longevity riguarda il minor focus sulle rughe; si parla di salute e di giovinezza della pelle nella sua globalità.

Attenzione: c’è molto di più! Tra i capisaldi della skin longevity spicca anche il miglioramento dello stile di vita, che passa pure dal biohacking, tecnica che si basa sulla modificazione, attraverso alimentazione, integrazione e allenamento, della chimica e della fisiologia umane.

Trend non esente da critiche – da diverse parti, si stanno alzando contestazioni in merito all’utilizzo, da parte delle giovanissime attive su TikTok, degli ingredienti tipici dei prodotti di skin longevity – sfrutta tantissimo la tecnologia.

Sono diversi i grandi brand che hanno messo a disposizione dei consumatori risorse online, piattaforme web in primis, finalizzate a educare su un cambio di mindset, con il passaggio da un approccio anti età a uno di vera e propria inversione dell’invecchiamento, tra gli obiettivi del succitato biohacking.

Uno sguardo alla medicina rigenerativa

Quella della skin longevity è solo una delle numerose tendenze che stanno caratterizzando lo scenario della cosmetica anti-aging.

Questo comparto sta guardando sempre di più all’universo della medicina rigenerativa, una frontiera che vede la sinergia virtuosa di biologi e medici e che ha cambiato radicalmente il modo di approcciarsi a diverse problematiche.

La cosmetica anti età si sta ispirando tantissimo a questo mondo, grazie in particolare alla valorizzazione di ingredienti come i peptidi biomimetici. Cosa sono? Delle sequenze di amminoacidi, i “mattoncini” che compongono le proteine, create con tecniche di laboratorio.

La loro particolarità consiste nel riproporre l’azione naturale delle proteine, agendo per favorire il ricambio cellulare.

Quando li si chiama in causa, è possibile ricordare la possibilità di apprezzare risultati concreti di grande rilevanza per la bellezza della pelle.

Tra i principali è possibile menzionare il boost alla produzione di collagene, causata anche dall’inibizione della sintesi dell’enzima collagenasi, il cui scopo è proprio quello di degradare le fibre della proteina più abbondante nel nostro corpo, fondamentale per la compattezza della pelle.

Nell’elenco dei risultati che si possono ottenere grazie ai peptidi biomimetici è possibile menzionare anche il miglioramento della permeabilità dei vasi sanguigni, così come l’ottimizzazione del drenaggio dei tessuti

Il metodo degli strati

Parlare di trend cosmetici che stanno cambiando lo scenario della lotta ai segni dell’età vuol dire, per forza di cose, nominare il metodo della stratificazione dei sieri.

Sono sempre di più le persone che scelgono di applicarne diversi, focalizzandosi su esigenze differenti e amplificando così i benefici della skincare.

Come gestire questa fase della beauty routine? Gli esperti dei brand che l’hanno messa, negli ultimi anni, al centro della propria proposta all’utenza consigliano di focalizzarsi su massimo due sieri.

Esagerare con il numero di prodotti, infatti, può compromettere l’effetto desiderato e provocare l’aumento della secchezza dell’epidermide. Quando si scelgono i sieri, è bene avere cura di focalizzarsi su prodotti con una concentrazione non troppo elevata.

Per togliersi qualsiasi pensiero in merito alla sicurezza e alle reazioni della pelle, un consiglio tanto semplice quanto utile prevede il fatto di provare il prodotto in zone come il polso o l’incavo del gomito, attendendo poi 24 ore per vedere l’effetto sull’epidermide.

A questo punto, si può concretamente iniziare a provare il serum layering (questo è il nome della tecnica).

Si parte con il prodotto più leggero, ossia quello a base d’acqua. Dopo averlo fatto assorbire completamente, si procede con l’applicazione del secondo siero.

Se possibile, questa tecnica dovrebbe essere concretizzata alla fine di tutto il percorso della beauty routine. Non dimentichiamo mai, infatti, che il siero non sostituisce la crema giorno o notte, ma ne ottimizza l’effetto idratante.

Deve rappresentare la fase conclusiva della skin care. Dopo l’applicazione del siero, infatti, non va utilizzato nessun prodotto.

Si tratta di una tecnica trasversale, adatta sia alle pelli giovani, che ragionano in ottica di prevenzione, sia a quelle più mature.

L’ideale sarebbe iniziare ad applicarla attorno ai 20 anni, scegliendo, magari con la consulenza di esperti, sieri con concentrazione di acido ialuronico crescente.